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La Città Sottile

Una città elegante nelle intenzioni, culturalmente ambiziosa, paesaggisticamente vanitosa.

Il titolo del Blog trova in parte ispirazione dall’opera “Le città invisibili” di Italo Calvino e vuole essere, in una forma originale ed alternativa, il seguito già anticipato nelle ultime pagine del libro “Pineto – percorso storico e  naturalistico”.  Esaurito e soddisfatto il filone della storia del nostro territorio ci proiettiamo verso il futuro  immaginando una città sempre più vivibile,  stretta nel  suo perimetro filiforme tra il mare e la collina, con alcune appendici  verso l’interno  che  la ancòrano al borgo storico ed a quelli novelli.

La Città Sottile” riassume l’idea della oggettiva estensione territoriale della Città di Pineto con il desiderio di riempirla di contenuti magici e di spessore, di vivibilità, di scambio non soltanto di merci ma di emozioni, di un profilo intellettuale e di partecipazione nei diversi angoli urbani vocati all’incontro tra persone con esperienze e culture diverse. Una città elegante nelle intenzioni, culturalmente ambiziosa, paesaggisticamente vanitosa.

Ognuno di noi immagina nella propria mente una città perfettamente vivibile, adattata alle proprie abitudini, alle proprie esigenze ed alle proprie frequentazioni; modellata ai propri hobbies, ai propri spostamenti per lavoro e per incontri ricreativi.

Bisogna pensare invece ad una dimensione di città diversa, agile e flessibile, che soddisfi i canonici parametri  della viabilità sostenibile, della solidarietà e della coesione sociale. Una città fluida che vada oltre l’assetto urbanistico, una città delle reti che non siano soltanto quelle dei trasporti, della telefonia, dei servizi in genere ma anche qui un network di esperienze diverse, partendo dallo sport e dal volontariato, passando per la cultura e le manifestazioni, per finire all’ambiente la poesia e la letteratura.

Nei secoli ha prevalso la ricerca della “città ideale” nei campi della filosofia, della pittura, della sociologia nonchè della letteratura. Ora viviamo il tempo della ricerca della “Smart City” o di una “Città Illuminata”, dove la visione illuminata di personaggi ante litteram funge ancora da faro ideologico, da incubatrice di un nuovo modello di sviluppo locale basato su una’adesione olistica alle nuove prospettive dell’economia, della conoscenza e alla generazione di valore economico e sociale fondato sulla crescente capacità di produrre e fruire beni e servizi ad alto valore aggiunto intangibile.

La nostra Pineto, a meno di immaginifici progetti di delocalizzazione della rete ferroviaria, non necessita di nuove arterie di scorrimento essendo proprie queste infrastrutture  urbanistiche che hanno dettato lo sviluppo della cittadina sulla costa litoranea  sezionando i centri urbani in due  realtà diverse, ad ovest e ad est della ferrovia e della statale 16, con agglomerati urbani ed industriali sviluppatisi lungo le direttrici del fiume Vomano e del Calvano.

Nell’attesa di esaurire lo spazio del piano quadro con la realizzazione di strutture turistiche e ricettive, la nostra cittadina necessita di un nuovo modello di cura del dettaglio, sia a livello urbanistico che paesaggistico, che parta dalle solide base di una visione di sviluppo sostenibile e responsabile avviato, forse inconsapevolmente, circa un secolo fa da Luigi Corrado Filiani.

Si pensa che questi nuovi modelli di sviluppo possano essere frutto soltanto di lavoro di un centro di ricerca, di asettici ed esclusivi templi del sapere in cui un gruppo ristretto di menti superiori produca nuove idee, nuovi prodotti, nuove tecnologie.

L’esperienza ci sta dimostrando che la strada è molto diversa: i centri di ricerca sono importanti ma hanno bisogno di interagire permeabilmente con l’intero tessuto sociale ed economico della città. Sono proprie le esperienze quotidiane che ci portano a conoscere ed a riscoprire frammenti di paesaggio, angoli urbani che hanno accompagnato la nostra adolescenza che ora giacciono lì con la mano tesa in segno di soccorso. Si potrebbe pensare ad un piano regolatore delle emozioni, delle sensazioni accompagnate a scorci di paesaggio, una collina un torrente una quercia un invaso una duna una torre; ripensare e recuparare vecchi edifici  simbolo di un glorioso passato, adattati alle mutate esigenze sia del privato che del pubblico; valorizzare sempre di più i siti che rappresentano i simboli e la cartà d’identità della nostra cittadina.

L’idea è quella di creare una pagina volta a ricercare l’anima della nostra incantevole cittadina, recuperando le emozioni del passato, le sensazioni del presente e le idee per il futuro.  Si cercherà di coinvolgere soprattutto coloro che vivono il territorio, facendo walking, andando in bicicletta o in mountain -bike, cacciando o vivendo il mare. Lo sviluppo di una cittadina passa dalla ricerca della sua anima, proiettandola verso il futuro attraverso una grande crescita culturale.  Immaginiamo di replicare un dialogo tra  Marco Polo e l’imperatore Kublai Kan  (“Le Città invisibili” di Italo Calvino) dove il primo tenta di descrivere nei dettagli  le città da lui visitate nel suo sterminato impero, soffermandosi nei particolari che gli altri non vedono (invisibili). Queste città esistono infatti solo nella mente del viaggiatore veneziano.

Sembra che Italo Calvino abbia preferito il titolo dell’opera “Le Città Invisibili” a quello ancor più sfumato de “La Città Sottile”.

Carovana degli Ambulans Théâtre di passaggio a Pineto. Curiosità e stupore dei cittadini

By on January 21, 2019

PINETO.  Ha destato curiosità e stupore il passaggio a Pineto degli “Ambulans Théâtre“, una carovana di artisti di strada, con cavalli e roulotte al seguito. Non è passato, infatti, inosservato, ieri pomeriggio l’arrivo del colorato e simpatico gruppo che ha scelto di stazionare per un po’ in città. La compagnia, partita dalla Francia, è diretta a Plovdiv, in Bulgaria, per un maxi-raduno internazionale di artisti di strada. Il loro percorso prevede l’arrivo a Brindisi da dove gli artisti si imbarcheranno alla volta della Grecia.

Vedere nella nostra realtà questa compagnia di teatranti, musicisti e artisti circensi – commenta il Presidente del Consiglio Comunale di Pineto Ernesto Iezzi, – è qualcosa che desta fascino e curiosità, in tanti infatti si sono avvicinati per conoscere la loro storia e la loro attività. Il loro passaggio ha richiamato alla memoria scene del film “La Strada” di Federico Fellini, il che evoca emozioni particolari legate al fascino del loro stile di vita avventuroso e originale. Persone che, mosse dalla loro arte e dalla loro passione, stanno percorrendo un viaggio lungo 6mila chilometri è cosa che non può passare inosservata. Spero scelgano anche di tornare e restare qualche giorno nella nostra città proponendo i loro spettacoli e la loro musica”.

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PINETO: inaugurazione nuovo campo sportivo Gabriele Druda

By on November 4, 2017

La storica bandiera del Pineto   Calcio  in compagnia del tricolore, i palloncini bianco-celesti pronti per essere liberati,   i ragazzi della scuola calcio   con la divisa sociale   hanno aggiunto altri colori al  nuovo  e bellissimo  sintetico     del campo sportivo  “Gabriele  Druda

PINETO ED IL CAFFE’ LETTERARIO ITINERANTE

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Nato come corollario   del cartellone estivo degli eventi e manifestazioni, il Caffè Letterario Itinerante raggiunge nella sua terza edizione  un alto indice di gradimento da parte del pubblico affezionato ed occasionale. Lontano dalla sua genesi storica quando  i Caffè Letterari

PINETO: I DIECI SITI IDENTITARI

By on March 13, 2017

Prendiamolo  come un gioco, proviamo ad immaginare  quali possano essere secondo la nostra percezione, sensibilità e senso estetico paesaggistico i dieci  luoghi, monumenti,  contesti  ambientali  che più identificano la nostra  comunità.  Su dieci siti o luoghi  probabilmente la metà troverebbe

Ri-vivere Parco Filiani: inaugurato a Pineto il nuovo Parco Avventura

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“Una bellissima cartolina di Pineto che si animerà con i percorsi acrobatici delineati dalle funi, tiranti ed atelier che sembrano ricucire le distanze tra i diversi pini “ Alla festosa presenza degli alunni della scuola primaria di Pineto, il 29