I ritrovamenti archeologici a Pineto

Un passato che riemerge dal terreno

       Durante i recenti lavori di metanizzazione sono riemerse fondamenta di edifici e reperti archeologici che raccontano una storia antica, risalente all’epoca romana.   Gli scavi hanno portato alla luce fondamenta riconducibili a impianti produttivi e di immagazzinamento merci, un probabile edificio di circa 100 metri quadrati articolati in ambienti funzionali, un’area forno   o figlina, e frammenti di anfore del tipo Lamboglia 2 utilizzate per il trasporto di vino e olio. I frammenti ceramici e di terracotta, trovati anche come riempimento delle fondamenta, confermano un’intensa produzione locale e fanno pensare all’esistenza di un impianto per la fabbricazione di anfore e di laterizi, un’attività artigianale di grande importanza economica verosimilmente collegata all’approdo marittimo della colonia latina di Atri.
Già dalla Tabula Peutingeriana, l’antica mappa delle vie romane, si intuisce come la strada costiera che collegava i fiumi Vomano e Saline (Flaminia Adriatica) attraversasse un’area già all’epoca  ricca di insediamenti abitativi e di attività produttive. Infatti, negli anni ‘70 del secolo scorso, a Silvi Marina in località Colle Castelluccio furono ritrovati i resti di una antica villa romana nelle vicinanze della fornace di laterizi di proprietà Costantini. Questi ritrovamenti, unitamente alle vestigia di un antico acquedotto romano di epoca imperiale rinvenute di recente    nel tratto collinare della Riserva del Borsacchio, ci raccontano un territorio vivo e dinamico dotato di infrastrutture importanti, di una rete di commerci e di scambi che collegava l’Adriatico al resto dell’Impero Romano. Tasselli preziosi che arricchiscono la storia della nostra costa, che duemila anni dopo registrerà uno sviluppo ancora più importante garantito dalla linea ferroviaria e dalle fornaci dedicate alla produzione non di anfore ma di mattoni.

  

 La Provincia di Teramo investe sul territorio con due importanti interventi.

La rotatoria di Borgo S.Maria e l’ex scuola della Provincia

In questi primi mesi dell’anno, l’attività della Provincia di Teramo si sta  concretizzando   con due importanti interventi     sul territorio pinetese, sia in termini di sicurezza stradale che di sviluppo di progetti ambientali, con    ricadute e benefici non soltanto locali ma   per l’utenza in generale. Nel Piano delle OO.PP triennale  approvato nel mese di Agosto 2023,   la Provincia aveva inserito il progetto della Rotatoria di Borgo S.Maria    tra le opere da realizzare sul territorio pinetese per l’importo complessivo dell’intervento di euro 350.000,  insieme ad altro intervento di euro 100.000 per i   guard-rail della SP 28A   Pineto- Mutignano nei punti più critici, lavori questi già realizzati.  In questi giorni la Provincia ha consegnato i lavori di realizzazione della rotatoria all’impresa aggiudicataria con tempi stimati di ultimazione entro l’inizio della stagione turistica.

  L’altro intervento interessa, invece, l’Area Marina Protetta con la concessione in comodato d’uso per 15 anni della ex Scuola di proprietà della Provincia, ubicata   nell’area collinare retrostante e in linea con la Torre di Cerrano .  La Provincia di Teramo, oltre ad essere proprietaria della Torre, concessa anche questa in comodato d’uso, detiene il 15% delle quote del Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta del Cerrano.     Gli spazi di tale struttura, da riqualificare con fondi specifici, saranno resi nuovamente utilizzabili per varie finalità pubbliche promuovendo, come precisato in una nota dall’AMP,   “ l’educazione ambientale, la ricerca scientifica, la formazione degli studenti anche collaborando con gli istituti scolastici del nostro territorio e la tutela ambientale “.  Il Presidente della Provincia Camillo D’Angelo, per entrambi gli interventi, ha fatto scelte di prospettiva, investendo sempre più sulla sicurezza stradale di  un’arteria  provinciale strategica  e garantendo l’ utilizzo dell’unico spazio disponibile per sviluppare ulteriormente il perimetro di gestione  dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano .

PINETO : la ” Città delle Reti “


Pineto e Torre San Rocco. Piste ciclabili, mobilità sostenibile, intermobilità nella Zona Industriale  di Scerne di Pineto e Torre San Rocco.

           Con l’inaugurazione tenutasi il  2 Giugno del tratto di pista ciclabile che attraversa il giardino botanico della Torre di Cerrano, si chiude il progetto Bike to Coast che nel   territorio di Pineto è stato finanziato con ulteriori risorse regionali  destinate anche a     lavori intermedi sulla pista e al tratto, realizzato lo scorso anno, che congiunge il lungomare di Scerne con il nuovo Ponte sul Vomano.

           Sempre in questi giorni, la Provincia di Teramo ha presentato il progetto per la realizzazione dell’auspicata pista ciclabile sulla SP 27, che dalla rotatoria di Progetto Auto arriva sino a Contrada Stracca, nella zona industriale del Comune di Atri.   Un intervento importante che va incontro alle esigenze di sicurezza stradale per chi si reca a lavoro in bicicletta  e che va coniugato con il progetto MOVETE (“ Programma integrato di azioni per la mobilità sostenibile  casa/scuola e casa/lavoro”), un progetto integrato tra più Comuni finanziato da fondi ministeriali  che vede interessata  la Stazione Ferroviaria di Scerne di Pineto,    per la migliore espressione della intermobilità  tra treno, bicicletta e strada.  

           Una progettualità parallela, che andrà a integrarsi a quella della SP27, è la pista ciclabile che da Torre San Rocco conduce a Scerne di Pineto con un percorso in area agricola che accompagna per un tratto il formale Ponno, con l’obiettivo principale    di recuperare e valorizzare   le qualità ambientali del contesto,     da finanziare con le misure compensative ambientali  che le due imprese  autorizzate alla installazione di impianti fotovoltaici   nelle aree adiacenti ( di complessivi ha 40), dovrebbero retrocedere al Comune.       Mentre la forbice dei tempi di realizzazione delle due piste ciclabili presenta un taglio ottimistico, si ripropone la vexata quaestio del ponte di collegamento tra le aree industriali di Atri-Pineto e di Roseto, che andrebbe a decongestionare la SS16  dal traffico pesante in uscita dall’A14,    migliorando la sicurezza stradale in particolare e l’impatto ambientale in generale.  Dopo il mancato accoglimento della scheda progettuale di euro 20milioni presentata dalla Provincia di Teramo   per l’accesso ai Fondi FSC 21-27 gestiti dalla Regione, si ravvede l’opportunità  di  un tavolo tecnico tra i tre Comuni e la Provincia  per rilanciare  politicamente tale opera da finanziare con eventuali ribassi, e/o con rimodulazioni degli interventi invece già finanziati.

   Nella Città delle Reti , il potenziamento dell’intermodalità e l’investimento nella mobilità sostenibile non rappresentano semplici interventi infrastrutturali, ma l’espressione concreta di una visione strategica che punta a migliorare la sicurezza stradale per i ciclisti, la qualità della vita dei cittadini, la sostenibilità ambientale in generale e la migliore modalità di ricongiungere  e legare i territori, formando   un modello di governance territoriale interconnesso,  in cui le comunità locali si uniscono per costruire un sistema armonico di mobilità, sviluppo e inclusione, capace di rispondere in modo coordinato alle sfide del presente e del futuro.

La ” Strada Panoramica ” Pineto-Mutignano

Il progetto di valorizzazione della SP 28a

          Nella “Guida dell’Abruzzo “(Arnaldo Forni Editore- 1903) Enrico Abbate, nell’avvicinarsi alla stazione ferroviaria posta in asse con Villa Filiani, ne descrive il collegamento con il borgo di Mutignano (324 s.m- 1996 abitanti – Piccolo paese, su amena collina, con vasti orizzonti) tramite una via carrozzabile che sale per 6,1 km.   Tale via carrozzabile, nel tempo diventata Strada Provinciale (SP 28a), disegna tornanti tortuosi e impegnativi, costeggiati da alberi di gelso e da querce sontuose.  L’andatura rallentata consente   di ammirare uno skyline tra i più belli della costa non solo abruzzese, dove le linee cromatiche del verde della pineta, l’azzurro del mare e il celeste del cielo si stagliano come una pennellata d’autore ( foto 1) e si completa, sul versante per Atri, con il bellissimo scenario geo-calanchivo (foto 2).

         Il percorso congiunge diversi punti di attrazione paesaggistica, iniziando dal fiancheggiare Parco Filiani sino ad arrivare al crinale della collina dove svetta imperiosa la “Pinetuccia”, che a tratti si presenta moribonda ma conserva   il valore identitario del territorio (foto 3).  Per svettare ancor di più sopra Colle Pigno che ospita il manufatto che contiene il serbatoio d’acqua (Acquedotto del Tavo) recante in alto, sul cornicione, l’evocativa scritta “Incipit Nova Vita “.

         E questo primo tratto, in particolare, merita la realizzazione di punti di sosta per apprezzare appieno il favoloso “panorama “che si propone sulla costa (foto 4).  Proseguendo nei vari tornanti, tra gallerie naturali realizzate dalle imperiose querce, ci si avvicina al centro abitato incontrando la Chiesa della Consolazione in attesa di recupero, una rarità per la struttura a croce greca. Per poi visitare il centro di Mutignano, con le sue preziose architetture e   con il suo fascino senza tempo, e proseguire nel percorso verso Atri, fiancheggiato da un fascinoso sistema calanchivo, di recente classificato Geo-Parco (foto 2).  Sempre di recente la Provincia di Teramo ha realizzato lavori di sostituzione dei guard-rail nei tratti più critici, mentre interventi sulla pavimentazione sono previsti nella programmazione ordinaria.

      Un primo progetto di fattibilità tecnica ed economica,  commissionato nel 2023,  è stato già eleborato  e riconsegnato  all’Amministrazione Comunale,   e attende che venga attivato il  procedimento per  la individuazione delle necessarie  risorse finanziarie,  in un programma di condivisione  tra Enti  che vede in primo piano interessata  la Provincia di Teramo,  trattandosi di  strada provinciale ( SP 28/a).  L’obiettivo univoco  è di renderla  “ Strada panoramica  Pineto-Mutignano “, valorizzando  le emergenze storiche, architettoniche e di pregio ambientale con   i punti di sosta e di  osservazione  che si  andrebbero a realizzare,  rendendo più attrattivo, panoramico  e interessante   il percorso per raggiungere il Borgo Storico di Mutignano.

Pineto: opere e interventi sulle strade provinciali

“ Nel 2024 sono  previsti diversi interventi da parte  della Provincia di Teramo sulle strade di propria competenza  che insistono sul territorio del Comune di Pineto.  Dopo i recenti lavori  di ripavimentazione sulla SP 28 Pineto- Atri,  dall’uscita  autostrada  A/14 all’incrocio di Contrada Cannuccia,   e l’ultimazione delle barriere  in prossimità dell’innesto sulla SS16,  la programmazione finanziaria  2024  della  Provincia  prevede due interventi di messa in sicurezza  e di ripavimentazione  sulla SP 28/A  Pineto- Mutignano , entrambi di euro 100.000  e  risorse aggiuntive di  euro 100.000 per l’installazione di nuovi guard- rail   nei punti di maggiore criticità . Su questa strada, inoltre, l’Amministrazione Comunale ha già  avviato uno studio preliminare da sottoporre alla Provincia per  caratterizzarne alcuni tratti di osservazione paesaggistica   al fine di  ridefinirla  Strada Panoramica  Pineto- Mutignano.

 Sono stati  già  affidati   i lavori  per l’importante intervento  finanziato con fondi ministeriali                     ( “Progetto Bandiera “) di euro 1.000.000,   assegnati  alla Provincia nel 2022,    che interessano   la SP27 nel tratto  di viabilità   S.Margherita –  Scerne di Pineto. 
 Sotto l’aspetto della sicurezza l’opera più attesa  è la realizzazione della rotatoria che andrà ad insistere sulla SP 28 Pineto-Atri,     all’incrocio di Via della Resistenza e Comparto 34           ( nei pressi della Stadio  Pavone- Mariani  )  per  l’importo complessivo dell’intervento  di euro 350.000  per il quale  è stato definito proprio in questi giorni la progettazione esecutiva e definitiva.
 Si  ringraziano   gli Uffici    della  Provincia  e, in particolare,  il Presidente  Camillo D’Angelo per l’attenzione riservata  alla viabilità e alla sicurezza stradale  del nostro territorio .  “

TAV 3.1 (2)