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Un censimento da inserire negli strumenti di pianificazione urbanistica
La Legge n. 10/2013 (Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani) individua come potenzialmente “monumentali “, oltre agli alberi isolati che costituiscono rari esempi di maestosità e/o longevità oppure che mostrino un particolare pregio naturalistico per rarità della specie, anche i “filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti in contesti urbani “.
Il Catasto degli Alberi Monumentali si configura come uno strumento fondamentale per censire, proteggere e promuovere alberi e conformazioni arboree che rivestono una importanza identitaria e una valenza storica- culturale. Il Comune di Pineto, il cui stesso nome è un omaggio alla sua vocazione verde (nomen omen), rappresenta un modello virtuoso di coesistenza tra sviluppo urbano e tutela del paesaggio naturale. Qui, il sistema delle pinete non è soltanto un patrimonio ambientale, ma anche un’identità storica e culturale condivisa. Il territorio comunale comprende una rete articolata di aree verdi pubbliche, quali la Pineta Storica e la sua prosecuzione fino alla Torre di Cerrano, simbolo per eccellenza della Città; Parco Filiani quale lascito della illuminata visione naturalistica di Luigi Corrado Filiani, e un sistema di pinete private tra le quali la “Pinetuccia “ , posta sul crinale di Colle Pigno, che più di altre identifica il territorio (landmark) con la solare e semplice visione al passaggio nella A14.
Ma anche gli alberi di gelso esprimono una valenza storica per il bacologico sorto negli anni ’30 del secolo scorso, così come filari di querce e di uliveti sono tati definiti, ante litteram, cuori estetici del territorio pinetese. Queste pinete non sono semplici insiemi di alberi, ma filari concepiti con ordine, veri e propri monumenti verdi che raccontano la storia della città e dei suoi abitanti.
La Legge 10/2013 prevede che le Regioni effettuino la raccolta dei dati risultanti dal censimento operato dai Comuni e, sulla base degli elenchi comunali, redigono gli elenchi regionali e li trasmettono al Ministero delle Politiche Agricole-Alimentari e Forestali, che gestisce l’elenco degli alberi monumentali e dei boschi vetusti d’Italia.
La loro tutela attraverso l’inserimento nel Catasto degli Alberi Monumentali, pertanto, è un atto di responsabilità verso le future generazioni. È la conferma che il verde pubblico non è solo elemento decorativo, ma cuore pulsante della storia, dell’identità e della vivibilità urbana, e la redazione degli strumenti di pianificazione previsti e richiesti dalla nuova Legge Regionale sull’ Urbanistica ( L.58/2023) rappresenta una grande occasione per istituzionalizzare tale censimento quale strumento di sintesi e di identità storica e ambientale del Comune di Pineto in particolare, e di tutti i Comuni che ospitano conformazioni arboree meritevoli di tutela e di valorizzazione in generale.