L’idea di ricostruire la Torre del Vomano è stata sempre vista come un mero esercizio letterario o di rispolvero della storia delle torri costiere, della loro funzione e della loro dislocazione sul nostro territorio. Appagati dalla sontuosa bellezza della Torre di Cerrano, divenuta sede dell’ Area Marina Protetta e luogo di richiamo di un turismo attento alle qualità ambientali e naturalistiche, potrebbe non emergere l’esigenza e la necessità di un’altra Torre sul litorale pinetese . E invece andremo a elencare i validi presupposti e le interessanti progettualità ambientali che vi sottendono .
Sotto il profilo storico la Torre del Vomano ha avuto una doppia vita, una brevissima ( Torre Vecchia) sul lato destro del fiume in località Le Antiche Scerne ; l’altra molto più longeva ( Torre Nova ) nel territorio di Roseto ( Villa Patrizi ) ad uso dell’Amministrazione Generale fino alla fine dell’800 ( cfr. Visita alle torri costiere nelle province d’Abruzzo . 1598-1976 – Vittorio Faglia – Istituto Italiano dei Castelli – 1977 ).
Attraverso la ricostruzione della Torre Vecchia si intende in primis valorizzare un’area pregiata, la macchia verde posta alla foce del Vomano già indicata come oasi naturalistica WWF per via delle escursioni di didattica ambientale tenutesi in passato dalle scuole primarie ; un’area che ospita specie ornitologiche protette e anche rare quali l’ airone spatola e l’airone cenerino, il cavaliere d’Italia , il fenicottero rosa , il cormorano , il martin pescatore, il fratino ed altre ( cfr. https://abruzzocamping.it – La grande bellezza alla foce del Vomano, di Laura De Berardinis ).
L’area si inserisce in un contesto sempre più multifunzionale e inclusivo con l’ultimazione dell’ultimo tratto di pista ciclabile ( Bike to Coast) che collega il lungomare di Scerne al nuovo Ponte sul Vomano, inaugurato due anni fa. A risalire il fiume , si intravedono i tratti potenziali di un parco fluviale con percorsi ciclabili e itinerari turistici-culturali che congiungono tappe diverse e importanti quali l’Abbazia di Propezzano, la Chiesa di San Clemente al Vomano fino ad arrivare alla Torre triangolare di Montegualtieri. Il contesto ben si completa con il porto turistico di Roseto ( “Portorose “ ), posto sull’altra sponda del fiume in parallelo alla macchia verde, ed esprime un perimetro estetico e ambientale di pregio da valorizzare.
Con l’approvazione del nuovo Piano Demaniale Comunale ( Marzo 2024 ), l” idea letteraria “ inizia a materializzarsi prevedendosi nella Tav. 3 del Piano la collocazione di una struttura adibita a “centro informativo “ ; l’art. 30 delle N.U.E ne prevede la realizzazione con una “torre di avvistamento di antica tradizione marinaresca”.
Rinviando la scelta del disegno e il profilo architettonico della struttura a possibili concorsi di idee, l’obiettivo principale è ricostruire una verticalità polifunzionale con un’ ecoRistoro e una stazione di assistenza bici; un punto di informazione turistica e una postazione di controllo ambientale che possa essere utilizzata per il monitoraggio continuo delle acque e dell’aria di tutto il comprensorio del basso Vomano, a presidio e controllo anche delle variegate criticità accentuatesi di recente nella zona industriale di Scerne di Pineto e in attesa che si attivi il “Contratto di Fiume”.
Senza tralasciare la previsione di una postazione di “ birdwatching “, considerata la prossimità della macchia verde posta alla foce del fiume e un presidio a disposizione della SOA ( Stazione Ornitologica Abruzzese). Avremmo due torri sul litorale pinetese, una a sud nel Cerrano, l’altra a Nord alla foce del Vomano , ripristinando la linea storica di controllo del litorale del periodo medioevale, “ combattendo” non più i Saraceni ma l’azione indisciplinata dell’uomo, quella deviata e irrispettosa della natura, valorizzando scorci di bellezza che a volte sfuggono e chiedono soltanto di essere recuperati . Con la trasposizione dell’idea nello strumento di pianificazione demaniale, puo’ essere avviato un percorso virtuoso che coinvolga tutti gli Enti e le Associazioni interessate, dalla Regione alla Provincia , dal WWF a Legambiente e alla SOA. Si immagina anche che nello spazio prospiciente la Torre potranno tenersi eventi culturali e ricreativi compatibili e in sintonia con l’ambiente rigenerato.